Recensione
by Aira
Titolo: Ano Hana/ Ano hi
mita hana no namae o bokutachi wa mada shiranai
Trama: La
storia di un gruppo di amici d'infanzia che cercano di riavvicinarsi alle
superiori dopo essersi persi di vista; uno di essi, Jintan, cercherà di esaudire
il desiderio di Menma, l'unica ad essere rimasta la stessa nel corso degli
anni, facendo incontrare di nuovo tra di loro i vecchi amici ormai distanti.
(Fonte Animeclick.it)
Anno d’uscita dell’Anime: aprile
2011
Episodi: 11 (Completa)
Film: 1
OAV (speciali): nessuno
Doppiaggio italiano: esistente
Studio: A-1 Pictures
Anno d’uscita del Romanzo: luglio
2011
Anno d’uscita del Manga: aprile
2012
Volumi:
· 3 (completo)
· Romanzo:
2 (completo/inedito in Italia)
Autore: Mari Okada (testi), Mitsu Izumi (disegni)
Genere: Drammatico, Sentimentale,
Soprannaturale, Slice of Life
Recensione:
Ho deciso che da adesso in poi alternerò Shojo e Shonen così
le recensioni saranno un po’ più equilibrate. Quindi, siccome l’ultima
recensione erano su uno Shonen oggi vi parlo di uno Shojo!
Rispetto a Bam (alla quale non piacciono molto) io ho una
vasta scelta di Shojo tra cui scegliere, non vasta quanto gli Shonen, ma
dettagli; c’è voluto un po’ per capire quale recensire e dopo una lunga
battaglia tra parlarvi di uno che mi è piaciuto e uno che invece non mi ha
convinto, ha vinto la prima opzione (un giorno recensirò anche un Anime che non
mi è piaciuto particolarmente, ma quel momento ancora non è arrivato) … perciò
oggi vi parlo di Ano Hana!
Premessa, se non volete soffrire non guardatevi quest’Anime, non
so se è stato peggio vedermi questo oppure Violet Evergarden, rimane il fatto
che ad un certo punto ho esaurito le lacrime e ho iniziato a piangere sangue
per entrambi.
La storia tratta di una ragazzina, lo spirito di una ragazzina,
(e qui voi mi direte, la protagonista è morta fin dall’inizio, cosa vuoi che
succeda di peggio… eh, aspetta!) che si ritrova a tormentare uno dei suoi amici
d’infanzia e si lo chiamo tormentare perché non vedo altro modo per definire quello
che sta succedendo.
Comunque, tornando a noi, la storia ruota attorno agli amici
d’infanzia di Menma, il fantasma, che cercano un modo per far passare oltre la
ragazzina, nel mentre la trama si occupa anche del rapporto tra i ragazzi e
della loro vita individuale.
Tralasciando me che cerco di addolcirvi la pillola e credetemi
Mary Poppins mentiva quando cantava “Basta un poco di zucchero e la pillola va
giù”, perché non va giù più facilmente; la storia tratta di tematiche molto
delicate e complesse, come: la morte (ovviamente), l’ansia sociale,
depressione, senso di colpa, rifiuto della realtà in certe situazioni, ma parla
anche di amicizia, amore, desiderio di andare avanti, di perdonarsi e chiedere
scusa, solidarietà, comprensione e molto altro… come avrete notato ha una vasta
gamma di argomenti.
Ano Hana è, nonostante la sofferenza nel guardarlo, uno dei
miei Anime preferiti proprio per questa grande varietà di argomenti, ma la
parte che preferisco di più in assoluto è il rapporto che si crea tra i personaggi
e l’immedesimazione nella storia.
Ora mi direte che non vi è mai capitato di vedere un fantasma,
però vi sarà capitato di perdere qualcuno a voi molto vicino e di faticare
nell’accettare la cosa, Ano Hana ti da una diversa prospettiva e personalmente
a me è risultato molto utile in futuro.
Per il rapporto tra i personaggi, mi piace perché l’autore non
si è fermato alla superfice, ma ha scavato molto più in profondità e il fatto
che gli sia riuscito così bene è già di per sé un grande risultato.
Ho visto tantissimi personaggi danneggiati da questo tipo di
approfondimento, perché in certe situazioni il troppo stroppia è un detto molto
azzeccato, cercare di rendere il personaggio più umano per facilitare
l’immedesimazione a volte sortisce l’effetto opposto.
Ovviamente anche il lavoro sui personaggi di Ano Hana ha i
suoi difetti, alcuni personaggio sono più trattati rispetto ad altri, ma nel
complesso è un ottimo lavoro.
Per l’animazione posso dirvi che anche quest’Anime è parecchio
vecchio, ma la grafica è ben lavorata e per la felicità dei novizi sono felice
di dirvi che c’è il doppiaggio italiano, che io personalmente consiglio perché
è ben fatto (io stessa l’ho guardato in italiano).
So che esiste una versione cartacea, ma non l’ho mai letta
perché sapete com’è non sono masochista, non penso ci sia il bisogno di andare
a leggere il Manga, perché la serie in sé è autoconclusiva e non penso ci siano
molte differenze, almeno lo spero mi fido degli sceneggiatori.
Io vi saluto qui, il prossimo articolo sarà sulla top Manga,
ci rivediamo tra qualche settimana… giusto prima di andare volevo dirvi che se
avete qualche Anime/Manga da consigliarci fatevi pure avanti o se volete una
recensione in particolare e noi abbiamo visto l’Anime ve la porteremo, detto
questo… bye bye.
By Aira
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