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"Top 10 Dark Fantasy" ~ HearTop -67-

  Aira in grassetto Bam in corsivo   Top 10 Dark Fantasy.   1. D. Gray-man Premetto che probabilmente mi piacciono molto di più i Dark Fantasy, rispetto ai Fantasy, e che D. Gray-man è di base uno dei miei preferiti… la sua presenza era scontata. Dovete leggervi il Manga, mannaggia a voi! 1 – Attack On Titan È il mio anime preferito, credo di averlo detto tante volte, ma non ho mai detto il perché. Io sono passata da anime carini e coccolosi come le Pretty Cure o le Mew Mew a questo, senza anime in mezzo che mi facessero da transizione, ma mi sono subito buttata nel genere splatter e violento senza saperlo, perché non ero entrata del tutto nel mondo degli anime e non pensavo potessero esistere storie così. È stato come un fulmine a ciel sereno. È quello che mi ha aperto il mondo al genere dark fantasy.   2. Fate/Series Altra posizione scontata, perché la mia ossessione, a questo punto non è più una passione mi sa, per questa serie è ben più che evidente. Ho mess

"Kill la Kill" ~ L'Anima degli Anime -75-

 

Recensione by Aira

Titolo: Kill la Kill

Trama: La storia ruoterà attorno a due studentesse, Ryuko Matoi e Satsuki Kiryuin, impegnate a combattere l'una contro l'altra in una feroce lotta. In un campus nel quale, più che lo studio, sembra dominare la legge del più forte, l'arrivo della protagonista, armata di una spada e di voglia di vendetta, sconvolgerà ogni equilibrio. (Fonte Animeclick.it)

Anno d’uscita dell’Anime: ottobre 2013

Episodi: 24 (completa)

Film: nessuno

OAV (speciali): 1 OAV

Doppiaggio italiano: esistente

Studio: Trigger

Anno d’uscita della Light Novel: nessuno

Anno d’uscita del Manga: ottobre 2013

Volumi: 3 (completo)

Autore: Ryō Akizuki (disegni), Kazuki Nakashima (scrittura), Hiroyuki Imaishi (regia)

Genere: Fantasy, Azione, Commedia, Combattimento, Scolastico

Recensione:

Come avevo accennato nella recensione precedente anche oggi si parla di uno Shonen!

Ho il vago sospetto che tutti i fan di quest’Anime mi odieranno da qui a breve… parliamo di Kill la Kill.

Partiamo col dire che la trama non è visibilissima, ma in qualche modo si intuisce, il vero problema allora qual è? Il lato comico.

Fa sicuramente ridere, ma il nonsense ha una bruttissima caratteristica fastidiosa, se ne abusi la storia perde di senso!

Vi sembrerà scontato ma vi assicuro non lo è.

 

Bam

Anche Gintama è basato per la maggior parte sul nonsense, però è reso decisamente meglio. Sono riusciti a rendere il nonsense in modo tale che rimanga fine a sé stesso senza disturbare la trama principale, rendendolo scorrevole e non creando alcun fastidio allo spettatore.

 

Quello che ho trovato di negativo in Kill la Kill gira tutto intorno a questo. Il lato comico toglie spazio a quei piccoli indizi che andrebbero seminati lungo la storia per farti intuire dove l’autore vuole arrivare. Non puoi usarmi un finale del genere e svelarmelo a cinque episodi dalla fine… “è così perché si!” non esiste in narrativa!

L’autore ha creato una storia che se posizionata su una bilancia non va né su ne giù, normalmente sarebbe un lato positivo perché rappresenta equilibrio, in questo caso lo vedo più come un lato negativo perché se avesse fatto più attenzione a quei pochi difetti la bilancia sarebbe andata solo su.

Vi consiglio un metodo che uso spesso per valutare una storia, quando l’avete finita pensate a queste due cose: se io sposto o tolgo qualcosa la storia regge comunque? Io come avrei fatto il finale?

Alla prima domanda Kill la Kill ha avuto dei responsi positivissimi perché ad eccezione di una scena, che avviene due volte quindi una è inutile, spostare o togliere qualcosa avrebbe fatto crollare tutto. Questo che significa? Che l’autore aveva la trama chiarissima in mente, non l’ha mostrata molto, ma sicuramente lui sapeva dove voleva andare a parare. L’altra domanda è andata più in negativo perché a me il finale non è piaciuto! Io non l’avrei immaginato così, per la serie di motivi che vi ho spiegato prima.

Vorrei aggiungere che la questione finisce qui. Vi ponete le domande e basta. Per favore non provate mai ad imporre una vostra idea sopra quella dell’autore, perché l’ultima parola spetterà sempre a lui, se volete avere l’ultima parola scrivetevi una storia! Comunque nessuno vi impedisce di pensare “io l’avrei fatto diversamente” pur che vi limitiate a pensarlo.

Passiamo ai due lati che più mi sono piaciuti in Kill la Kill.

I personaggi.

Lato positivo del nonsense, la tua storia sicuramente non si incentra sulla caratterizzazione dei personaggi ed è più un bene che un male nella maggioranza dei casi.

Diciamo che se il tuo personaggio rimane nelle sue caratteristiche (esempio: buono e ligio al dovere) senza uscirne, allora va bene qualunque decisione prenda, purché non vada contro allo stile con cui è stato creato.

Il mio personaggio preferito è l’autonominatasi migliore amica di Ryuko, Mankanshoku Mako, un nome una garanzia. Quella ragazzina riuscirebbe a far valere le sue idea anche con personaggi come Madara di Naruto e alla fine la spunterebbe anche.

Mi è piaciuto molto anche il personaggio di Satsuki, anche se il tentativo dell’autore di farla passare come antagonista all’inizio sia abbastanza fallimentare. Io l’ho vista e ho pensato quella è la co-protagonista, chiunque mi venga a dire che ha pensato fosse la cattiva sta mentendo.

La seconda caratteristica che mi ha fatto apprezzare l’Anime non credo sia un mistero data la top sugli studi d’animazione, la Trigger ha fatto senza dubbio un lavoro magistrale!

L’animazione ha sicuramente avuto un ruolo importante nel trasformare Kill la Kill da una serie apprezzata da pochi a una acclamata da molti.

Purtroppo, come io e Bam abbiamo concordato nella sua recensione su Demon Slayer, l’animazione non basta per creare un buon Anime.

Ora vi lascio, noi ci vediamo la settimana prossima con una nuova top… bye bye!

By Aira

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