Recensione
by Aira
Titolo: Shugo
Chara
Trama: La
protagonista è una giovane ragazza di nome Amu, forte e decisa (o almeno è così
che tutti la vedono), che nasconde in realtà un carattere timido e insicuro.
Purtroppo questa sua apparenza così aggressiva la tiene lontana dai coetanei, e
Amu fa molta fatica a stringere nuove amicizie. Una preghiera notturna,
tuttavia, le cambierà la vita… La mattina, al risveglio, in risposta al suo
desiderio di essere più sincera con sé stessa e con gli altri la ragazza
troverà tre uova sul letto: queste contengono i suoi Guardian Characters, tre
esseri misteriosi in grado di alterare magicamente il carattere della nostra
protagonista! Sono Ran, esuberante e sportiva, Miki, silenziosa e riflessiva, e
la dolce e distratta Suu, una perfetta donnina di casa!
Trama dell'editore italiano, Star Comics.
(Fonte Animeclick.it)
Anno d’uscita dell’Anime: ottobre
2007
Episodi: 127 in 3 stagioni (completa)
Film: nessuno
OAV (speciali): nessuno
Doppiaggio italiano: esistente
Studio:
Satelight
Anno d’uscita della Light Novel: nessuno
Anno d’uscita del Manga: febbraio
2006
Volumi: 11 (completo) + 1 extra
Autore: PEACH-PIT
Genere: Maho Shojo, Scolastico,
Sentimentale, Commedia
Recensione:
Oggi parliamo di un Anime presente nella mia infanzia, che in
un primo momento avevo totalmente rimosso, ma una volta riguardato i ricordi
sono tornati di prepotenza.
Da questo si deduce che non so dove girarmi e per scrivere
questa recensione seguirò il flusso: dei miei pensieri, se volgiamo essere
romantici, della prima cosa che mi balena in testa, se preferite la sincerità.
Iniziamo la recensione di Shugo Chara!
Partirei con una bella metafora: Shugo Chara è come i
marshmallow. Sono zuccherosi, morbidosi e piacciono relativamente un po’ a
tutti… però dopo il terzo stomacano.
Il problema: li rimangerai lo stesso.
Bam
Vero, a me non
piacciono neanche i marshmallow, però se sono lì uno o due ci stanno
bene.
Dopo questa perla di saggezza, potrei anche chiudere qui, ma
per vostra disgrazia andrò avanti.
Shugo Chara è uno Shojo basico, c’è di mezzo la magia, ma non
è tutta questa innovazione… insomma gente è giapponese! Tu lo guardi e il primo
aggettivo che ti viene è: giapponese.
Che non è necessariamente una brutta cosa.
Ci sono i ragazzini che vanno a scuola (se non ricordo male
Amu frequenta le elementari), ci sono le storie d’amore e ci sono i suddetti
ragazzini che usano la magia e si trasformano.
Kit basico in pratica, però è realizzato bene (proprio perché
è giapponese).
È cringe e fa venire il diabete, ma continuerete a guardarlo,
perché volete sapere come va a finire.
Se permettete faccio un secondo la vecchia… ah gli Anime di
una volta! Quanto mi mancano.
Comunque Shugo Chara ha un'altra caratteristica ben fatta ed è
il tema. Si parla principalmente di crescita e di come affrontarla, utilizzando
la magia come metafora.
In Shugo Chara ci sono le “uova del cuore”: uova contenenti un
folletto che rappresenta la tua vera essenza, da adulto il folletto scompare e
si pensa di aver perso quell’essenza che un tempo ti caratterizzava, ma in
realtà è dentro di te e devi solo imparare ad ascoltarlo.
Bam
Appena ho letto
la parola “cuore”, mi è venuta subito in mente la sigla: “solo con la magia del
cuore, finalmente io cambierò, lo so lo so un dolce segreto sempre vivrà con
me…” scusate mi sono fatta prendere dai ricordi.
Mostra quella cosa spaventosa che per un ragazzino è la
crescita, in maniera leggera, ma senza escludere le parti buie.
La lunghezza potrebbe spaventare un pochino, diciamo che hanno
allungato un po’ il brodo, ma è la caratteristica principale degli Anime che
rientrano nella vecchia scuola (quindi dagli anni ‘80 al 2010).
Se la lunghezza risulta un ostacolo consiglio il Manga: ha le
parti principali.
Ora vi svelo l’ultimo e principale motivo per cui tantissime
ragazzine, io compresa, e ragazzini (perché Anime no gender. Io potevo vedermi
One Piece, Naruto e Yu Gi Oh; quindi, non vedo perché un ragazzo non potesse
vedersi Anime come Shugo Chara, Kilari o Doremi) passassero le giornate a
vedersi Anime come Shugo Chara.
Il motivo qui si chiama Ikuto. C’è in ogni serie un
personaggio come lui, quello strafigo che adorano tutte, che attira persone
come falene verso la luce.
Non mi vergogno nel dire che, a volte, uso ancora questo
canone per decidere se vedermi un Anime o meno. Il personaggio figo aiuta: è
provato.
Se l’avete già visto o decidete di guardarlo, fatemi sapere
cosa ne pensate qui nei commenti.
Noi ci vediamo la settimana prossima con una nuova top… bye
bye!
By Aira.
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