Recensione
by Aira & Bam
Titolo: Gintama
Trama: La
trama si concentra su un eccentrico samurai, Gintoki Sakata, il suo (parziale)
apprendista Shinpachi Shimura, e una giovane aliena, Kagura. Tutti e tre sono
dei liberi professionisti che cercano lavoro come "tuttofare" per
pagare l'affitto mensile, cosa che solitamente non accade.
Gintama spesso parodizza le situazioni ed i
personaggi tipici dei Manga, soprattutto degli Shōnen.
Gli episodi sono per lo più autoconclusivi ed
occupano un episodio dell'Anime e pochi capitoli del Manga, anche se ci sono
alcune saghe più lunghe ed episodi collegati. (Fonte Wikipedia)
Anno d’uscita dell’Anime: aprile
2006
Episodi: 367 in 5 stagioni (completo)
Film: 3
· Gintama
the Movie: A New Translation - Il Capitolo di Benizakura
· Gintama
The Movie: Capitolo Finale - Tuttofare per sempre
· Gintama
- The Final
OAV (speciali): 3
Doppiaggio italiano:
esistente
Studio:
Sunrise
(ep. 1-265), Bandai Namco Pictures (ep. 266-367)
Anno d’uscita della Light Novel: febbraio
2006
Anno d’uscita del Manga:
dicembre 2003
Volumi: 77 (completo)
·
3-nen Z-kumi Ginpachi-sensei (Light Novel):
5
(completo)
Autore: Hideaki Sorachi
·
3-nen Z-kumi Ginpachi-sensei (Light Novel):
Tomohito
Ōsaki (testi), Hideaki Sorachi (disegni)
Genere: Commedia, Parodia, Science
fantasy, Drammatico
Recensione:
Siamo nel periodo Edo, l’era dei samurai, ma c’è
stata un’invasione aliena, che ha eliminato così l’arte della spada.
Le persone sono costrette a convivere con gli alieni
e con i disastri che creano in città.
Anche i nostri protagonisti devono affrontare gli
alieni e cercare di riportare in vita di nuovo la spada.
Per chi non abbia idea di come sia la storia, non è
il classico anime, dove il protagonista ha un potere nascosto e con il potere
dell’amicizia vengono sconfitti i nemici e tutti felici e contenti.
Eliminate tutto quello che avete visto finora e
ripartite da zero.
Adesso mi spiego meglio, anche se non so neanche da
dove partire.
Per il 60%-70% la trama è un’enorme parodia di
qualsiasi anime, Dragon Ball, One Piece, Naruto, JoJo, Hunter x Hunter e tutti
quelli che vi possono venire in mente. In un episodio c’è la sigla di One
Piece, We are, ma non hanno mica cambiato le parole o altro è proprio quella.
Solo le immagini sono diverse che ovviamente sono fatte a loro modo.
Inoltre, ci sono scene e battute con riferimenti
sessuali molto espliciti. Ci sono intere frasi e molte scene completamente
censurate. A volte gli episodi non parodizzano un anime specifico ma la vita di
tutti i giorni, estremizzandola al limite dell’inverosimile.
Vi sembreranno episodi filler ma non lo sono, è
tutta opera dell’autore, è proprio tutta farina del suo sacco, al 100%. Ci sono
anche dei veri e propri filler ma sono solo il 7%.
E ogni volta che si vede un loro episodio, ci scappa
da dire: “ma che cosa sto guardando” e ti viene voglia di vederne uno dietro
l’altro.
Per farvi capire quanto è demenziale, vi metto un
dialogo di Gintoki il protagonista:
“Allora... immagina che
durante il giorno hai bevuto troppo latte alle fragole... la notte ti svegli
perché devi andare in bagno... ti accorgi però che fuori dalle coperte fa freddo
e non ti va di uscire dal letto... dopo un po’ hai un bisogno di urinare
insopportabile...
Tra le gambe si allarga la sensazione di qualcosa di caldo però non puoi fermarti! Non ce la fai! Eccola qui! Questa è la verità! È questo che significa essere un bevitore di latte alla fragola capito?!!”
Questo è solo un piccolo assaggio, ci sono situazioni anche più folli.
Loro non rompono la quarta
parete loro rompono l’ottava parete. Stile Deadpool.
Aira
Momento
certamente indimenticabile, è il loro rifiuto della classifica dei migliori
personaggi che compare su Shōnen Jump, il che comporta un vero e proprio
sterminio di massa all’interno dell’episodio (che badate bene è diviso in
parti), si accoppano tra di loro per far salire il proprio personaggio in
graduatoria. Il delirio!
In mezzo a tutto questo marasma, emergono anche
momenti seri, battaglie che vi fanno venire la pelle d’oca per quanto sono
belle. Le saghe sono piene di sentimenti, ti contagiano le emozioni e i sogni
dei personaggi, ma soprattutto la loro forza.
Vi starete chiedendo se i protagonisti, oltre a
creare gag comiche, combinino qualcosa nella loro vita, ebbene sì, sono dei
tuttofare, un modo carino per dire che non hanno trovato un vero lavoro.
Accettano qualunque incarico che venga loro chiesto, tutto per riuscire a
pagare l’affitto della casa/ufficio in cui vivono. Ovviamente non riescono
quasi mai a saldare l’affitto, perché il denaro che guadagnano o è troppo poco
o viene speso in cose inutili.
La tematica principale di
Gintama è tanto evidente quanto quella di Attack On Titan (dopo che è saltato
fuori che non erano gli ultimi esseri umani sopravvissuti ai giganti), se si ha
una minima conoscenza della storia giapponese.
Capisco che non sia cosa
da tutti, almeno che colore che stanno leggendo questa recensione non siano
fuori di zucca come me e si siano andati a studiare una buona parte della
storia giapponese, perché a scuola non la insegnano e io ai tempi non stavo bene.
In sostanza Gintama
rappresenta un evento storico che il Giappone ha realmente vissuto,
rappresentato in una chiave più “fantasy-futuristica”, passatemi il termine.
L’apertura del Giappone all’Occidente, la scoperta - e a tratti invasione - di
questi popoli, che a loro apparivano davvero come alieni, il fondersi di questi
due mondo così diversi, ma senza mai perdere la loro identità.
Gintama racconta tutto
questo con grande fedeltà, unendo comicità e drammaticità in un equilibrio
perfetto, regalandoci una delle opere forse più complete mai realizzate, e dico
forse perché il mio concetto di completo è: che un opera completa e perfetta
nella sua interezza non esiste, o non avrebbe più senso continuare a scrivere
storie.
Oltre a questo, un altro
pezzo di storia affrontato in Gintama: è il termine dell’era dei samurai, che
nella storia giapponese coincide col Periodo Meiji, anche se il declino dei
samurai iniziò molto prima, ma questa non è una lezione di storia quindi
termino qui.
Gintama tratta ovviamente
tanti altri argomenti, più o meno comuni, ma ho voluto soffermarmi
principalmente su questo perché in mezzo al casino che è Gintama, se si osserva
con occhio più attento, si può conoscere la storia di un popolo, che non verrà
mai approfondito nella nostra istruzione. E posso assicurarvi che non c’è modo
migliore di apprendere un argomento importante e serio come la storia, se non
attraverso qualcosa che possa renderlo più leggero e accattivante.
Adesso devo parlare dei personaggi, perché loro
fanno la storia, in tutti i sensi. Costituiscono la vera anima di Gintama.
E voi giustamente direte: “tutti i protagonisti
fanno l’anime”, sì avete ragione, ma questi sono insostituibili. Non c’è un
personaggio che non lasci qualcosa di sé. Magari negli altri anime c’è sempre
quell’elemento che non ha una spiccata personalità o costituisce un cliché. Qui
invece ogni personaggio ha un carattere tutto suo, non ce n’è uno uguale
all’altro o noioso. E se ci sono cliché, sono fatti apposta, perché è così che
funziona quest’anime. Soprattutto sono studiati alla perfezione, perfino i
personaggi secondari dei secondari.
Partiamo prima con i protagonisti.
Un'altra sua caratteristica è la codardia, scappa
quando una situazione diventa difficile, riesce anche a lasciare indietro i
suoi amici pur di salvarsi. Ma questo aspetto si nota di più nelle parti
comiche perché, quando i fatti si fanno seri, si dimostra molto protettivo nei
confronti delle persone a cui vuole bene. Porta sempre con sé una katana di
legno, è un po’ il suo simbolo.
Persona più schietta di lei non esiste, ti dice
tutto in faccia anche se è un insulto non le importa. La sincerità prima di
tutto.
Poi per concludere il gruppo, abbiamo Occhiali, noo povero, dai, ha un nome: Shinpachi Shimura. Occhiali perché prima vengono loro e poi viene lui. È il più saggio tra i tuttofare, ogni volta prova a fermare le pazze idee che vengono in mente agli altri due ma fallisce sempre. È abbastanza bullizzato dagli altri membri e si deve occupare di pulire la casa perché, se fosse per Kagura e Gintoki
I personaggi principali sono terminati, però vorrei parlarvi in poche righe di alcuni protagonisti secondari che meritano di essere in questa recensione. Detto tra parentesi, tutti i personaggi di Gintama meritano di essere descritti, ma visto che non possiamo scrivere la Divina Commedia, mi limiterò a mettere solo i più significativi.
Prima vi spiego cos’è la Shinsengumi: è una forza di
polizia speciale sotto il controllo dello shogunato. Il compito principale
della Shinsengumi è quello di trovare e arrestare Jouishishi e tutti gli altri
terroristi.
Aira
Shinsengumi che è
realmente esistita. Vedete i riferimenti storici!
L’animazione, in questo caso, è un argomento che certamente va trattato. Gintama come potete notare è lunghissimo e come altre opere di lunghezza simile, crea un fattore che in opere più brevi non si mostra, perché non realizzabile: l’evoluzione dell’animazione.
Insieme a questo vi
parlerò anche di un altro fattore che rende straordinaria l’animazione di
Gintama, mi limito a due altrimenti quest’articolo viene davvero troppo lungo.
Capita spesso che alcuni Anime proseguano, senza remake, e quindi venga applicata la nuova animazione che fa tremendamente contrasto con quella vecchia e rende fastidiosa la visione della serie, se vista tutta insieme - un po’ come il cambio di doppiaggio. Questo è stato il caso di D. Gray-man, per farvi un esempio.
Gintama invece ha fatto un
lavoro esemplare, anche grazie alle due case d’animazione che si sono passate
il testimone in maniera perfetta… Sì, Gintama ha avuto due studi d’animazione:
Sunrise e Bandai Namco Pictures.
L’altro fattore di qui
voglio parlarvi sono l’adattamento e l’uso del budget, sono consapevole che
siano due argomenti, ma gli ho uniti.
Gintama è fatto
completamente a caso, ad eccezione degli archi che portano avanti la trama,
tutti quasi rigorosamente di combattimento, quest’Anime è fatto completamente a
caso. Comprendete quindi la fatica che devono aver fatto per adattarlo e
riuscirci nel migliore dei modi, perché è adattato bene. Bam vi ha citato
l’argomento filler in Gintama, mentre ne discutevamo tra di noi, la mia
risposta è stata: tanto Gintama è tutto un filler, nessuno se ne rende conto.
Già solo questa frase
basta per farvi rendere conto della difficoltà che questa serie porta con sé.
Il budget è strettamente
legato all’argomento, perché anche questo fa parte dell’adattamento ed è
utilizzato in modo molto furbo.
Io ora non so se
effettivamente fossero a corto di budget, oppure sia un adattamento di un
capitolo del Manga, rimane il fatto che chiunque sia responsabile di
quest’episodio sia un fottutissimo genio.
Mi hai fatto
venire in mente che esiste un altro episodio dove non hanno utilizzato
l’animazione ma dei manichini veri e propri. Perché volevano fare il loro live
action, ovviamente a modo loro.
Per non parlare del fatto
che il budget, come gli studi d’animazione e la rivista su cui viene pubblicato
Gintama, siano spesso citati nella serie stessa, in modo che non sia un fattore
semplicemente esterno, ma qualcosa di inerente al racconto.
Gintama è geniale per
tanti tratti, questo secondo me è il migliore!
By Aira & Bam
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