Recensione
by Bam
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Titolo: Kaiju No.8
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Trama: Il
trentaduenne Kafka Hibino fa parte di una squadra speciale addetta allo
smantellamento dei resti dei Kaiju, che vengono uccisi dalle forze di difesa.
Kafka è amico d'infanzia di Mina Ashiro. I due, tempo addietro, si promisero di
entrare nel corpo delle forze di difesa e proteggere il Giappone dai Kaiju.
Hibino non riuscì a superare l'esame di ammissione, abbandonando i suoi sogni.
Mina, mantenendo la promessa, divenne invece il capitano della III divisione
del corpo delle forze di difesa.
Un giorno, Kafka affronta uno strano Kaiju con il quale si fonde. Da quel
momento il giovane acquisisce la capacità di trasformarsi nel Kaiju numero 8,
ottenendo particolari abilità. (Animeclick.it)
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Anno d’uscita dell’Anime: aprile
2024
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Episodi: 12 (in
corso)
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Film: nessuno
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OVA (speciali): nessuno
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Doppiaggio italiano: esistente
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Studio: Production
I.G
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Anno d’uscita della Light Novel: nessuno
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Anno d’uscita del manga: luglio
2020
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Volumi: 13 (in
corso)
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Autore: Naoya
Matsumoto
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Genere: azione,
commedia, fantascienza, horror, avventura, fantasy
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Recensione:
Kaiju N.8, Attack On Titan più semplice e senza la
filosofia di Isayama, ma soprattutto si può ridere senza sentirsi in colpa.
Le somiglianze con Aot sono quelle più famose,
ovvero, entrambi i protagonisti diventano il nemico che sono determinati a sconfiggere.
Dopo aver capito che non costituiscono una minaccia, vengono usati come arma e
affrontano un nemico diverso da quelli conosciuti.
Però i due anime prendono due strade diverse.
La storia parla di Kafka, il protagonista, che
lavora in una agenzia per ripulire la città dai Kaiju dopo una battaglia;
sostanzialmente ripulisce il sangue e toglie le carcasse morte.
Doveva unirsi alle forze di difesa ma non è riuscito
a superare i test. È come Deku, vorrebbero dare una mano, ma non hanno poteri o
abbastanza forza, in questo caso. Qui è la trama stessa che gli dice
direttamente: “Sei il protagonista, e in qualche modo devi avere dei poteri, altrimenti
non parte la storia”.
Tutto si spiega con il fatto che ha avuto uno scontro con un Kaiju e ovviamente è finito in ospedale (insieme ad un suo compagno importante all’interno della narrazione). Mentre si trova in ospedale, improvvisamente arriva un piccolo Kaiju insetto e gli entra in bocca. Si nota che è proprio fatto apposta, non viene neanche nascosto, perché l’insetto tra mille finestre dell’ospedale sceglie proprio la sua. Per fare un paragone, Eren sembrava un po’ più casuale, nel senso che essere stato mangiato da quel gigante sembrava un colpo di sfortuna casuale.
Ma torniamo a noi.
Da quel momento Kafka può trasformarsi in un Kaiju.
Ma cos’è un Kaiju? In poche parole, sono delle
enormi creature che portano caos e distruzione.
Il nostro protagonista invece rimane abbastanza
piccolino rispetto alla media (tipo Eren).
È divertente, perché all’inizio era completamente
impacciato, non sapeva come controllare la trasformazione e il compagno al
quale vi ho accennato prima, Reno, era anche compagno di stanza. Quindi ha
visto tutto, e decide di aiutarlo (probabilmente ha avuto pietà).
E sarà proprio Reno che convincerà Kafka a provare
per l’ultima volta i test per entrare nelle Forze di Difesa.
E da qui inizia la storia.
Ho letto un commento che diceva che era troppo
semplice; è vero non ha inventato nulla, è estremamente basico, non è chissà
quale capolavoro, ma questo è un bene.
Ormai siamo circondati da anime sempre più ambiziosi,
sia come personaggi, che combattimenti e alla fine pretendiamo ancora di più
dall’anime successivo. Arriveremo ad un certo punto che ci farà schifo tutto,
che tutto ci sembrerà banale. Ovviamente non esiste la perfezione, ogni anime
avrà i suoi difetti, potrà essere la trama semplice o i personaggi poco
caratterizzati, ma per apprezzare bene l’opera è necessario guardare all’insieme,
se ti diverte, ha almeno una linea conduttrice, se i personaggi hanno almeno un
minimo di carattere. Non mi sembra logico buttar via tutto (ovvio che, se gli
autori sbagliano sia la trama che i personaggi, lì non ci si può far molto). È
giustissimo avere una propria opinione ma a volte bisogna sapersi fermare e
sapersi divertire.
I personaggi qui hanno una caratterizzazione basica
ma ti diverti a vederli, sono un po’ buonisti. Per esempio, c’è la classica
ragazza che è nelle Forze di Difesa perché ha avuto un’infanzia difficile e
deve far vedere al suo papà quanto è forte, oppure lo stesso protagonista che ricalca
molti altri protagonisti, prima non ha nessun potere, in seguito acquisisce i
poteri e di conseguenza protegge tutti. C’è il classico personaggio magrolino
che in realtà è super forte (una specie di Levi tarocco, ma comunque
interessante). Però mi sono piaciuti molto, comunque hanno anche loro delle
piccole sfumature interessanti.
Una scelta interessante
in questo anime è l’età del protagonista. Siamo abituati a vedere 15enni, a
volte 20enni, lui invece ha 32 anni; mi è piaciuta l’idea.
Ovviamente lo consiglio non solo per rilassarsi e far
svagare il cervello ma anche per i combattimenti che sono ben realizzati, come
per esempio i Kaiju che si prendono a pugni; questo è divertente.
By Bam
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