Recensione by Aira
Titolo: Romantic Killer
Trama: La liceale Anzu
Hoshino ha una vita fantastica. Ogni giorno gioca ai videogiochi, mangia snack
e accarezza il suo amato gatto. Questa esistenza beata, tuttavia, è destinata a
finire presto quando una creatura magica la trasporta in una realtà alternativa,
dove non esistono le sue cose preferite. In questo mondo invece è circondata da
ragazzi sexy! Come potrà mai sopravvivere in uno scenario così terribile?! (Fonte
Animeclick.it)
Anno d’uscita dell’Anime: ottobre
2022
Episodi: 12 (concluso)
Film: nessuno
OVA (speciali): nessuno
Doppiaggio italiano: inedito
Studio: Domerica
Anno d’uscita della Light Novel: nessuno
Anno d’uscita del Manga: luglio
2019
Volumi: 4 (completo)
Autore: Wataru
Momose
Target: Shōnen
Genere: Commedia, Parodia, Reverse Harem,
Romantico, Sovrannaturale
Recensione:
Vi giuro questo è l’ultimo parodico che recensisco… per ora.
Oggi tocca di nuova ad un Romance e vi assicuro questo è una
vera perla.
È per me un piacere introdurvi Romantic Killer!
Avete presente gli Otome Game? Quelli in cui ci sono più
ragazzi, o ragazze, tra cui scegliere e tu devi alzare il livello di intimità
con ognuno di loro, fino a quando non trovi il tuo preferito e quello diventerà
il tuo fidanzato.
Romantic Killer parodizza esattamente questo.
E lasciatemelo dire, lo fa in modo eccelso.
La nostra protagonista, Anzu, non ha alcun interesse per il
romanticismo o le storie d’amore in generale. I suoi più grandi amori nella
vita sono i videogame, il cioccolato e il suo gatto Momohiki, ma tutto questo
cambia quando nella sua vita compare Riri, una fatina, che decide di prendere
in ostaggio i suoi tre amori per costringerla a trovarsi un fidanzato.
Tutto in nome dell’amore!
Il problema dove sta? Che Anzu non è per niente collaborativa,
anzi cerca in ogni modo di remarle contro (e chi non lo farebbe praticamente la
sta minacciando con degli ostaggi in ballo ahahaha) e per questo Riri deve
usare metodi assurdi per farle incontrare dei ragazzi.
Come allagare completamente la casa di uno per costringerli
alla convivenza forzata, o far saltare fuori dal nulla un migliore amico
d’infanzia che assolutamente non ricordava di avere (Anzu crede che abbia
giocato col cervello del tipo per manipolargli i ricordi, povero ahahahaha).
La storia di per sé è memorabile, ma la parte migliore sono i
personaggi: i ragazzi che incontra Anzu sono delle caricature fatte e finite,
ma hanno spessore e profondità, non si limitano solo a fare da macchiette per
lo show.
Per non parlare degli argomenti che verranno introdotti nella
trama a partire da questi personaggi, io pensavo di starmi guardando un Anime
divertente, non ero pronta alla parte emotiva.
Non preoccupatevi niente di eccessivamente distruttivo, ma i
temi trattati sono importanti e spesso poco approfonditi, ecco perché la
soddisfazione finale è stata doppia.
Se proprio devo trovargli dei difetti, direi che ne ha due, ma
non sono nulla di che a mio parere: l’animazione non è il motivo che ti spinge
a vedere quest’Anime, discreta, ho visto decisamente di peggio, ma anche di
meglio, però non è fatta così male da rovinare la visione dell’opera.
L’altro difetto è una magagna leggermente più grossa, perché
riguarda il finale. La serie è conclusa, ma il finale è aperto.
A detta dell’autrice: è perché dargli un finale avrebbe
rovinato il senso parodico di tutta l’opera ed ha ragione, ma ciò non toglie
che io volevo sapere come andava a finire!
Quest’Anime è stata una scoperta meravigliosa, se avete
Netflix dovete recuperarlo, se non lo avete l’illegalità è sempre un ottima
opzione.
E se dovesse interessare a qualcuno potete trovare anche il
Manga, in Italia è pubblicato dalla Planet ed è concluso.
Alla prossima recensione… bye bye!
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